Virna Lisi, classe 1936, professione attrice. Vittoria Ceretti, classe 1998, professione modella. Viene apprezzata in tutto il mondo per la sua bellezza definita “contemporanea”.
Vogue Italia la celebra attraverso uno scatto comparso sulla copertina del numero di Luglio 2016, in cui la modella appare immortalata da Steven Meisel con un evidente riferimento all’attrice Virna.
Soffermo la mia attenzione non sulla rievocazione dell’immagine di decenni prima, ma sul fatto che talvolta accade che alcuni tipi di bellezza siano tanto sublimi da restare sospesi in un’aurea celeste che li preserva dallo scorrere del tempo e dal mutare dei gusti estetici.
Vittoria non è certamente brutta, anzi la sua partcolare bellezza riflette a mio avviso il clima di precarietà del tempo che attraversiamo. Acerba e androgina ha uno sguardo che non esprime gioia né sprigiona carica erotica.
L’assenza di sensualità appare in linea con la contemporanea trasformazione del ruolo della donna nella società. Il volto piatto, comune, a tratti apatico e ripetitivo viene sapientemente ritoccato dalle luci, dal trucco, dalle tecniche di post produzione trasformandosi in una brutta copia di quello di Virna, la cui inarrivabile bellezza lascia svanire ogni paragone.
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Virna Lisi, born in 1936, actress. Vittoria Ceretti, born in 1998, model. She is appreciated around the world for “contemporary” beauty.
Vogue Italy celebrates she by a photo on the cover of the July 2016 edition, immortalized by Steven Meisel with an obvious reference to the actress Virna. My attention is not focused on the image’s evocation of decades before, but on the different kind of beauties that sometimes changes passing the time, or sometimes remains as sublime icons.
Vittoria is certainly not bad, but in my opinion her beautiful face reflects the climate of insecurity of the time that we cross. Unripe, vacant look, she does not express joy and she doesn’t posses any erotic charge. The absence of sensuality appears in harmony with the contemporary transformation of the role of women in society. The face plate, common, at times apathetic and repetitive is wisely beautified by the lights, the makeup, the post-production techniques turning into a bad copy of Virna, whose unrivaled beauty leaves fade any comparison.
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