La riflessione sulla bellezza porta a percorrere strade impervie, in cui è facile smarrirsi nella ricerca della perfezione che lasci riconoscere il bello in senso universale e oggettivo. Da qui parte il fremito che mi ha attraversato quando ho visto i disegni di Andrew Loomis: in alcune sue opere degli anni ’40 infatti, pare l’artista abbia ritratto alcune supermodelle anni ’90 anticipandone l’immagine di 50 anni circa. Vediamo tre di questi miei confronti.
The reflection on beauty leads to travel through impervious roads, in which it is easy to lose oneself in the search for perfection that allows us to recognize beauty in a universal and objective sense. From here starts the thrill that crossed me when I saw the drawings of Andrew Loomis: in some of his artworks from 40s it seems the artist has portrayed some supermodels of the 90s anticipating the image of that kind of beauty about 50 years. We see five of these comparisons of mine.
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On the right Linda Evangelista for Christian Dior 1992 1993 On the right Shalom Harlow in 1995 On the right Carla Bruni for Yves Saint Laurent ss 1996 Still Yves Saint Laurent 1996 On the right supermodel Eva Herzigova 1993 ca
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Just stunning, over 10 hours of work for this fab look.
She is Heidi Klum, one of the most famous supertop from 90s.
Absolute Love.
Heidi 90s <3 Victoria’s Secret Angel 2003 Heidi Klum’s Costume from her 2008 Halloween Party as Betty Boop <3 as a Robot <3 as an old woman “Body Exhibition” 2011 as Cleopatra 2012 make up detail Heidi Klum Talks Halloween 2014 Butterfly Costume some years ago as Jessica <3 Halloween 2015
Seguo la moda da un punto di vista assai particolare. Non mi lascio stupire dalle mediocri creazioni realizzate per generare stupore fine a se stesso. Lo studio delle mode del passato mi permette spesso di riscontrare – come è giusto che sia – “lieson” tra mode contemporanee con altre provenienti da polverose passerelle ormai quasi del tutto dimenticate.
In questo caso tuttavia non posso esimermi dal mostrarvi quanto per la collezione Jeremy Scott ss 2016 non si tratti più di ispirazione, ma di qualcosa che a mio avviso è più simile a una brutta, bruttissima copia di creazioni ideate dai mostri sacri della moda dagli anni ’60 al 2014.
Nella passerella ho visto Enrico Coveri con i suoi disegni pop a contrasto, le sue paillettes, i suoi rosa shocking vibranti molto Barbie.
Enrico Coveri, colori e disegni
Ho rivisto copie per nulla esaltanti degli abitini a trapezio proposti da Courreges nella seconda metà dei 60s, oltre che spunti attinti dalla mitica Mary Quant con i suoi colori accesi provenienti dal mondo dei cartoon (anche la borsa con la margherita è presente all’interno della collezione J. S.)
Courreges nei ’60. Abito dalla linea a trapezio che fu ripresa anche da Gianni Versace nella metà degli anni ’90 il “marchio” di Mary Quant colorate calze a pois Mary Quant – anni ’60 Abito Paco Rabanne fotografato da Guy Bourdin for Mademoiselle, 1966
Ho rivisto ancora una volta i sequin dress realizzati con dischi in rhodoid come quelli ideati da Paco Rabanne 50 anni fa, riproposti negli anni a seguire da tanti altri geni della moda (tra cui Fiorucci e Coveri)
Abiti in stile Rabanne reinterpretati da Elio Fiorucci – 1979 ca Enrico Coveri ss 1990
Disegni e cromie pop art prese da Warhol a Roy Lichtenstein (che grande novità), si alternano a cromie tipiche del periodo 1967-1969, rivisitate da Fiorucci anni dopo (con tanto di parrucca cotonata color platino)
il Pop di Fiorucci e l’acconciatura cotonata Contrasti Pop in questo abito A-Line anni ’60 Abito Optical anni ’60 il Pop di Roy Lichtenstein abbinato a pois, siamo nel 2014 – Tommy Ton Stampe Pop Art, come in un fumetto. Camicia Vintage anni ’80 Stampe Pop e Pois per Gianni Versace, anni ’80 la Pop Art di Gianni Versace Roy Lichtenstein
Non mancano i crop top corti abbinati a mini in tinta unita come quelli creati da Gianni Versace nel 1995, presa da lui anche l’ispirazione (a mio avviso) per gli abiti neri (1992) e le minigonne plissé con stampe colorate.
le mini di Gianni Versace – 1991 Stringato, ma anche con zip. Gianni Versace fw 1991
E poi Gigi Hadid indossa una terribile copia del top ideato da Jean Paul Gaultier sul finire degli anni ’80.
Madonna nel suo tour vestita da Jean paul Gaultier – 1989/1990 Jean Paul Gaultier
Non manca qualcosa dall’archivio delle straordinarie Sorelle Fontana…guardate la lavorazione del tessuto, qui siamo nel 1968.
Sorelle Fontana 1968
Le acconciature sono prese dagli anni ’60, e furono proposte identiche già nel 1992 quando vennero poi ridimensionate nei volumi per essere indossate da Cindy Crawford o Pamela Anderson.
Jean Shrimpton negli anni ’60 Cindy Crawford nel 1992
Top come JPG, gonna come Versace come Versace come Rabanne stampe pop art e gonne in lurex come Versace Sorelle Fontana…OOooops Jeremy Scott abitino a trapezio con stampe pop
Un fenomeno di particolare interesse è quello legato alla produzione di immagini fotografiche di qualità, realizzate soprattutto durante la prima metà degli anni ’90, che ritraggono iconiche modelle a loro volta “travestite” da mitiche star del cinema.
All’interno della galleria fotografica che vi presento ho selezionato per voi alcuni tra quei look che conservano un esplicito riferimento segnico allo stile appartenuto alle più grandi star nel panorama cinematografico internazionale.
Claudia come Brigitte nella pubblicità Guess Cindy Crawford, una Gilda degli anni ’90 Marilyn o Eva? La Herzigova fotografata nel 1992 Karen Mulder come Marlene su Vogue 1995 Linda, la più bella del reame, ricorda Sophia Breakfast at Tiffany’s con Christy Turlington by Meisel