Qual è il volto del male?
Se immaginiamo l’aspetto di un soggetto che ha commesso un crimine aberrante tendiamo a trasfigurarne i tratti costruendo un’identità che atavicamente ci conduce a una chiara espressione del ripugnante, quasi come esistessero delle variabili a circoscriverlo.
Ci rassicura l’idea di poter identificare questo male con facilità, di poterlo così allontanare dalle nostre esistenze, e invece le teorie di Cesare Lombroso spesso si scontrano con la realizzazione di figure come questa: i ragazzi biondi, sorridenti, sexy che hanno sganciato la bomba atomica su Hiroshima il 6 agosto di 70 anni fa.
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