Aladino, dal film “Arabian Nights”:
“se devi lasciarci, non andare fin quando non sarai tornato“
Fu attraversata da un fremito quando ascoltò la battuta, Maria Montez. Il film è “Arabian Nights” e siamo nel 1942. La bellissima attrice dominicana era all’apice del successo. I suoi occhi di brace consumavano i sogni degli uomini e le sue fotografie riempivano i loro armadietti celebrandola come una tra le prime Pin-Up hollywoodiane. Nata a Santa Cruz de Barahona nel 1912 come María Antonia Africa Gracia Vidal di Sacro Silas scelse di farsi chiamare Montez, un nome breve ma energico come la sua personalità.
Il matrimonio naufragato e il riscontro nel lavoro di modella la spinsero ad osare, a trasferirsi ad Hollywood per sfondare nel cinema. Era disposta a tutto per raggiungere la gloria, così arrivarono piccole comparse prima, ruoli da protagonista poi. La sensuale latina divenne regina del filone cinematografico escapista, che permetteva agli spettatori una breve illusoria fuga dalla triste realtà segnata dalla guerra. Con la fine del conflitto, però, la magia si interruppe, la moda della bellezza esotica tramontò e quelle donne fatali cedettero il proprio ruolo alle attrici platinate dai sorrisi e dalle curve rassicuranti.
Maria era ancora giovane e bellissima, celebre per il suo carattere impetuoso, per il suo apparire vistoso alle feste, per la sua sfrenata ricerca di consensi. Tentò così di rimettersi in gioco in Europa, recitando in Francia e in Italia, ma quel nuovo cinema introspettivo, era distante dal suo essere carnale.
Aveva 39 anni Maria quando inaspettatamente Hollywood si ricordò di lei e la scelse per una parte. Lei, che per contratto doveva essere sempre avvenente, non ebbe il tempo di festeggiare.
Ripetendo il suo rituale di bellezza, riempì di acqua fumante la lussuosa vasca da bagno in marmo bianco, un bicchiere di cognac, le candele accese. L’America voleva la Maria di venti anni prima, doveva essere bellissima, aprì la rotella dell’acqua calda ancora un po’ di più, il vapore si condensò sui muri della stanza, sulla sua fotografia che parve scomparire man mano che il corpo della diva si immergeva per l’ultima volta nell’acqua bollente, oltre 60 gradi. Stop. Buona l’ultima.
Luciano Lapadula
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From the movie “Arabian Nights”, year 1942. Aladdin:
“If you have to leave, don’t go until you come back“
Maria Montez was left speechless when she listened to these words. The film is “Arabian Nights” and we are in 1942. The beautiful Dominican actress was at the height of success. Her eyes of embers consumed the dreams of men and her photographs filled their lockers celebrating her as one of the first Hollywood Pin-Ups. Born in Santa Cruz de Barahona in 1912 as María Antonia Africa Gracia Vidal of Sacro Silas chose to be called Montez, a short but energetic name like her personality. The marriage was shipwrecked and the response in the work of the model pushed her to dare, moving to Hollywood. She was willing to do anything to achieve glory, so little start played minor parts in film, then starring roles. The sensual Latina girl became the queen of the escapism movie trend, that allowed the spectators a brief illusory escape from the sad reality marked by the II world war. With the end of the conflict, however, the magic stopped, the fashion of exotic beauty went down and those fatal women gave up their role to the platinized actresses with reassuring smiles and curves. Maria was still young and beautiful, famous for her impetuous character, for her showy appearance at parties, for her unbridled search for consensus. She tried a new career in Europe, playing in France and in Italy, but that new introspective cinema was far from her being Latin, carnal. She was 39 years old when Hollywood unexpectedly chose her for a part in a movie. She, who by contract must always be attractive, did not have time to celebrate. Repeating her ritual of beauty, she filled the luxurious white marble bathtub with steaming water, a glass of cognac, and lit candles. America wanted the Maria twenty years ago, shet had to be beautiful, she opened the hot water wheel a little more, the steam condensed on the walls of the room, on her photograph that seemed to disappear as the body of the diva immersed itself for the last time in boiling water, over 60 degrees. Stop. Good the last one.

Maria Montez as a Pin-UP
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One response
Inquietante… Ma mi fa pensare più ad un omicidio.. Possibile che non sia stata in grado di valutare la temperatura dell’acqua per il bagno?